Estratto
Fate riferimento alla Guida alla linea di comando per
informazioni su scopo e utilità delle partizioni. Il vostro disco
rigido viene suddiviso
già durante
l'installazione; DiskDrake vi permette (con qualche
limitazione) di ridimensionare le vostre partizioni, spostarle, etc.
DiskDrake è uno strumento molto potente, e perciò molto pericoloso. Un suo uso scorretto può causare facilmente la perdita dei dati contenuti nel vostro disco rigido. Di conseguenza, siete avvertiti di seguire alcuni accorgimenti prima di usarlo:
Fate il backup dei vostri dati: trasferendoli su un altro computer, dischetti ZIP, etc.
Salvate la vostra attuale tabella delle partizioni (la tabella che descrive le partizioni conservate nel vostro disco rigido) su un floppy (si veda la sezione chiamata “Una nota riguardo al modo esperto: salvare la tabella delle partizioni”).
DiskDrake vi permette di configurare ogni disco rigido presente sulla vostra macchina. Se avete un unico disco IDE, vedrete una sola scheda hda sotto i tipi di filesystem. Per ogni altro disco rigido che si trova sul vostro computer comparirà una scheda analoga. Il nome visibile sulla linguetta di ogni scheda è il nome del disco secondo la notazione del Linux. DiskDrake vi fornisce il pieno controllo per quanto riguarda il partizionamento del disco, descritto più sotto.
La finestra principale (Figura 3.1) è divisa in quattro parti:
In alto è visibile la struttura del vostro disco rigido. Quando lanciate DiskDrake vi verrà mostrata la struttura attuale del vostro disco rigido, che verrà aggiornata in tempo reale man mano che modificate le partizioni. Sappiate, comunque, che le modifiche non saranno effettivamente apportate sul disco fino al momento in cui cliccherete sul pulsante .
A sinistra potete vedere un menu che si applica alla partizione selezionata attualmente nel diagramma di cui sopra.
A destra: alcune informazioni utili sulla partizione selezionata.
In basso si trovano dei pulsanti che permettono di effettuare azioni di tipo generale. Notate che il pulsante permette di accedere a funzioni di livello esperto (e quindi ancor più pericolose!).
Estratto
In questa sezione faremo un piccolo esercizio che userà molte delle caratteristiche più utili di questo strumento. Potete seguire i primi passi della spiegazione senza necessariamente fare cambiamenti definitivi sul vostro disco. Immaginiamo di avere deciso di impiegare il nostro computer per funzioni di server FTP: scegliamo allora di creare una partizione /var/ftp separata per ospitare i file FTP.
Questa è la situazione attuale della partizione /home (Figura 3.2), prima di ogni modifica. Scegliamo di ridurre le dimensioni della partizione per creare quella nuova nello spazio così liberato.
Per poter seguire questo esempio dovete accedere al sistema come root, e non usando il vostro account normale.
Per prima cosa dovrete smontare la partizione /home: selezionatela e cliccate sul pulsante .
Come forse avrete immaginato, dovete cliccare sul pulsante . Comparirà una finestra di dialogo (Figura 3.3) dove scegliere una nuova dimensione per la partizione /home.
Una volta che questo è stato fatto, noterete che la rappresentazione grafica del vostro disco rigido è cambiata, la partizione /home è diventata più piccola, ed è apparso uno spazio vuoto sulla destra. Cliccate sullo spazio vuoto e poi sul pulsante che appare. Si aprirà una finestra di dialogo (Figura 3.4) dove potete scegliere i parametri della nuova partizione. Cambiate il settore di inizio se volete lasciare dello spazio libero fra le due partizioni /home e /var/ftp. Impostate la dimensione desiderata, scegliete il filesystem che preferite (di solito Journalized FS: ext3) e inserite il punto di mount di quella partizione, nel nostro caso /var/ftp.
La vostra tabella delle partizioni apparirà adesso come quella che segue (Figura 3.5).
Fino ad ora non abbiamo realmente modificato la tabella delle partizioni, l'abbiamo solo riprogettata sulla carta. Solo procedendo si renderanno effettivamente attivi i cambiamenti apportati, cosicché se non avete intenzione di modificare il vostro sistema potete cliccare sul pulsante fino a tornare alla situazione iniziale.
Come ultimo passo sarà necessario formattare la partizione appena creata (prepararla a ospitare i file) : cliccateci sopra, poi cliccate sul pulsante . Confermate la scrittura della tabella delle partizioni, e poi la formattazione della partizione. Vi potrebbe essere chiesto di riavviare il computer perché possa tenere conto dei cambiamenti effettuati.
Fra le molte caratteristiche di questo programma, la possibilità di salvare e di ricaricare da file è una delle più interessanti. Ciò vi permette di salvare la tabella delle partizioni corrente in un file (su floppy, ad esempio), per poi ricaricarla nel caso l'originale sul disco fisso risulti compromessa. Ciò può rivelarsi utile per recuperare i dati fino a quando non avrete riformattato le partizioni: da quel momento in poi i dati saranno persi per sempre.